San Nicolò 2015

Il  Trattato di Osimo  in silenzio

Il 10 novembre 1975 venne sottoscritto il Trattato di Osimo con cui l’Italia rinunciava ai suoi diritti sulla  Zona B, il principale dei quali era la sovranità su una porzione del proprio territorio,  senza alcuna contropartita. Fatto forse unico nel panorama politico mondiale.

Quest’anno ricorrono dunque quarant’anni dalla firma del Trattato che sanciva la morte delle speranze degli Istriani della Zona B del cosiddetto Territorio Libero di Trieste: i rimasti illusi di ridiventare italiani e i cinquantamila  esuli di poter far ritorno da italiani nelle proprie case.

Tutti sappiamo invece come le cose sono andate a finire e come il Trattato venne giustificato dalla situazione politica  internazionale e  da quella interna italiana, caratterizzata dal “compromesso storico”.

Le Associazioni degli esuli non avevano mancato di far sentire le loro voci di protesta, tra le più significative va ricordata quella di Lino Sardos Albertini, Presidente dell’Unione degli Istriani di Trieste ed il suo intervento “ Il trattato di Osimo: richiesta al Capo dello Stato di negare la ratifica”.

Nel frattempo il mondo è cambiato: i muri sono crollati, il comunismo si è rivelato un’utopia, la Jugoslavia non esiste più ma i problemi che gli esuli hanno ereditato con Osimo sono ancora attuali.

Problemi che non sembrano preoccupare le Associazioni degli Esuli e la loro Federazione, se è vero – e lo è purtroppo – che la ricorrenza è passata quasi in silenzio.  Si  è dunque, persa un’altra occasione per far sentire la voce degli esuli,  per reclamare con forza, il mantenimento delle promesse legate al Trattato e rivendicare il rispetto dei diritti sanciti dalle leggi che sono seguite.

C’è solo da augurarsi che il silenzio non nasconda, com’era avvenuto con il Trattato, altri tradimenti.

 

Silvio Delbello - Presidente della Famiglia Umaghese

 

Il premio "Storia e Vita"

LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE


Venerdì 23 ottobre 2015 alle ore 9.30 nella sede dell'Unione degli Istriani a Trieste in via Pellico 2 ha avuto luogo la cerimonia di consegna dei riconoscimenti ai partecipanti al premio "Storia e Vita", indetto dalla Famiglia Umaghese per ricordare la figura di Pietro Manzutto (Umago 1867 - Trieste 1914), figura insigne nella storia della cittadina istriana.
L'iniziativa, voluta per valorizzare il patrimonio storico e culturale caratteristico degli Umaghesi italiani e tramandarlo alle future generazioni, ha visto la partecipazione di numerosi Umaghesi della diaspora e di residenti nell'attuale realtà istriana, in particolare giovani della scuola italiana.
Alla cerimonia hanno portato il loro saluto Antonella Grim Assessore del Comune di Trieste e Floriana Bassanese Vicesindaco di Umago.
Gli insegnanti e scolari della Scuola Elementare Italiana “Galileo Galilei” di Umago sono stati accompagnati dal Direttore Arden Sirotic.

I LAVORI DEI PARTECIPANTI

Raccolti in formato .pdf i lavori dei partecipanti al premio. Buona lettura!
FAMIGLIA UMAGHESE PREMIO STORIA E VITA -
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19 settembre 2015

SULLE ORME DEL BEATO DON FRANCESCO BONIFACIO
Gli esuli umaghesi in pellegrinaggio a Grisignana e Cittanova

Il Beato don Francesco Bonifacio, sacerdote piranese, è il simbolo della violenza titina che si abbattè sul clero istriano nell’immediato dopoguerra, analogamente al Beato don Miroslav Bulešić.
Don Bonifacio venne picchiato a morte e infoibato a Crassiza nel 1946 dove stava esercitando il ministero sacerdotale. Don Bulešić venne assassinato a Lanischie nel 1947, poco dopo aver amministrato il sacramento della Cresima.
Gli esuli della Famiglia Umaghese si sono recati il 19 settembre in pellegrinaggio nei luoghi dove don Bonifacio ha esercitato la sua missione sacerdotale, a Crassiza ed a Cittanova.
Nel pellegrinaggio gli esuli sono stati accompagnati e guidati da Mario Ravalico, l’autore del libro “Verso Crassiza” nel quale ricostruisce la vicenda del sacerdote istriano oggi venerato come beato e martire della Chiesa.

A settant'anni dai "quaranta giorni".

Celebrato il 70° anniversario della Liberazione di Trieste dall’occupazione jugoslava

12 giugno 1945 – 12 giugno 2015

 

Il Comune di Trieste e l’Unione degli Istriani hanno predisposto, a settant'anni dall' evento, le cerimonie di commemorazione del 70° anniversario della Liberazione della Città di Trieste dall’occupazione jugoslava. La Famiglia Umaghese, vicina a Massimiliano Lacota, Presidente dell'Unione degli Istriani, è stata presente all'evento e sottolinea l'importanza di tali celebrazioni, che dopo tanti anni mettono un punto fermo sulla storia della città che ha accolto nel suo seno decine di migliaia di esuli, in particolare tanti umaghesi.

Dopo la deposizione di una corona di alloro presso la lapide in ricordo dei deportati dai partigiani jugoslavi, nel cortile della ex Scuola Allievi Agenti di P.S. e di un'altra corona nel Famedio della Questura di Trieste in memoria degli Agenti di Polizia sequestrati ed infoibati durante l’occupazione jugoslava, è stato inaugurato nel Parco della Rimembranza, Viale Martiri delle Foibe, alla presenza del Sindaco Cosolini, di molte autorità civili e militari e di una grande folla di intervenuti, il monumento realizzato dal Comune di Trieste con la partecipazione dell'Unione degli Istriani. Il monumento riporta le seguenti parole:

"Il 12.6.1945 in seguito agli accordi di Belgrado le truppe jugoslave si ritirarono da Trieste. Dopo quaranta giorni di occupazione il popolo triestino iniziava una lunga e difficile fase di attesa riconquistando con il suo schietto impegno libertà e democrazia".


Umago, Sabato 23 maggio                                      Trieste, Domenica 24 maggio 2015                     FESTA DEL PATRONO SAN PELLEGRINO

A Trieste, una casa per ricordare

UNA CASA PER RICORDARE.pdf
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10 febbraio 2015, Giorno del Ricordo

Momenti di ricordi e di emozioni per tutti gli esuli istriani. La Famiglia Umaghese presente alla Foiba di Basovizza per l'omaggio ideale a tutti gli infoibati e a Umago nel cimitero di San Damiano. Una giornata di storia, che ha visto insieme gli esuli umaghesi, gli italiani di Umago e i rappresentanti della municipalità.

In ricordo dei defunti umaghesi.

2 novembre 2014, il ricordo dei defunti nei cimiteri umaghesi (Madonna del Carso, Salvore, Umago, Petrovia, Matterada, Carsette e San Lorenzo): un momento di raccoglimento della Famiglia Umaghese, nel nome di tutti gli esuli, presenti i rappresentanti delle Comunità degli Italiani attive nel territorio.

Sabato 25 ottobre 2014 la visita guidata da Piero Delbello al CRP di Padriciano.

Ricordiamo il Memorandum di Londra del 1954.   Visita al CRP di Padriciano

Il 5 ottobre 1954 a Londra, fra i Governi d’Italia, Regno Unito, Stati Uniti e Jugoslavia venne sottoscritto il Memorandum nel quale si stabiliva che la Zona A del Territorio Libero di Trieste, sarebbe passata all’amministrazione provvisoria italiana e la Zona B a quella jugoslava, con alcune modifiche confinarie a favore della Jugoslavia. ....(il testo integrale nel pfd allegato).

Ricordiamo il Memorandum di Londra.pdf
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15 settembre 2014

 

Gita a Ostellato (Comacchio) per la festività della Madonna Addolorata

 

A Umago alla Madonna Addolorata era da sempre  riservato un sentito culto e le era dedicata fin dal XV secolo una chiesetta che nel 1954 è stata demolita per “esigenze urbanistiche”.

Gli esuli dalla cittadina istriana hanno portato con sé la tradizione di celebrare il 15 settembre  la ricorrenza della Madonna  Addolorata, con una Santa Messa ed il canto a lei dedicato.

Quest’anno la festività dell’Addolorata è stata celebrata a Ostellato (Ferrara) dove è parroco don Pietro Predonzani figlio di  esuli da Umago.

Nell’occasione è stato visitato anche Comacchio con il complesso architettonico Trepponti in pietra d’Istria.


Il ricordo dei maestri della scuola italiana di Giurizzani - Matterada

Un momento significativo nel percorso della memoria perenne curato dalla Famiglia Umaghese. La targa rappresenta un segno permanente per il ricordo di coloro che - dall'istituzione nel 1896 alla chiusura nel 1952 - hanno formato nella lingua e nella cultura italiana i ragazzi di Matterada e dei villaggi contermini.

A cento anni dall'inizio della prima grande guerra, il ricordo di quei giorni che coinvolsero Trieste, il Carso e la nostra Istria nel turbine del conflitto mondiale. Il 14 giugno 2014 con la Famiglia Umaghese sui campi di battaglia.

San Pellegrino 2014

Gli Esuli umaghesi fedeli alla tradizione del Patrono

A TRIESTE E A UMAGO LA FESTA DI SAN PELLEGRINO

 

 

La ricorrenza del  Patrono è la festa più grande di una Comunità che si stringe attorno al proprio protettore per testimoniare la propria fede, la devozione nel ricordo di antiche tradizioni, la fedeltà ad ideali comuni, per implorare grazie, salute e prosperità. Anche per gli Umaghesi la festa di San Pellegrino rappresenta un momento di incontro fraterno, di testimonianza di sentimenti derivati dall’appartenere ad una stessa comunità, ancora viva e forte, nonostante la lontananza fisica dal proprio territorio di origine.

 

Il simbolo dell’esilio degli Umaghesi è la statua di San Pellegrino, anzi  “le statue”: due a Trieste e una a Umago. Il Santo è unico, e lo  onorano ormai da più di cinquant’anni nel borgo carsico vicino a Opicina intitolato al Santo, e nelle chiese di Trieste. Dopo  la lunga parentesi del  dopoguerra, quando la pratica religiosa a Umago era ridotta a “chiesa del silenzio”, l’omaggio viene portato anche alla statua originale, quella che i vecchi Umaghesi avevano portato in processione lungo le strade della “piccola patria”.

 

La più vecchia chiesa di Umago è stata costruita vicino al mare prima del XII secolo in onore del Santo, diacono e martire, mandato a Umago da Aquileia dal Vescovo Ermacora, discepolo di San Marco. Questo piccolo tempio rappresenta il legame perpetuo che unisce al loro territorio gli Umaghesi sparsi nel mondo.

 

Venerdì 23 maggio una delegazione di esuli umaghesi si è recata a Umago per la Santa Messa nel Duomo, celebrata dall’umaghese mons. Muggia, per una preghiera in riva al mare nell’antica chiesetta e per una visita ai luoghi della propria giovinezza.

 

Domenica 25 maggio la Famiglia Umaghese  dell’Unione degli Istriani, che riunisce tutti gli esuli dal Comune di Umago e quindi anche quelli dalle Frazioni di Matterada, Petrovia, San Lorenzo, Salvore, idealmente unita a tutti coloro che sono lontani, ha onorato il proprio Patrono con un omaggio floreale e la preghiera, al mattino ad Opicina nel borgo dedicato al Santo e nel pomeriggio con la Santa Messa nella chiesa della Beata Vergine del Soccorso (Sant’Antonio Vecchio). Alla Messa è seguita la processione con la statua di San Pellegrino. Un incontro conviviale nell’adiacente sala parrocchiale ha concluso la giornata.

Tanti Umaghesi e Amici di Umago hanno partecipato alle celebrazioni per il SAN PELLEGRINO 2014!
A Umago, venerdì 23 maggio, alle 10.30 nel Duomo.
A Trieste, domenica 25 maggio, nella Chiesa di piazza Hortis.

Grazie a tutti coloro che portano avanti il segno della tradizione e l'impegno per ricordare sempre la nostra Terra.

A Umago, in Duomo
A Umago, in Duomo
A Trieste
A Trieste

                               Umago, il Giorno del Ricordo


Umago, 9 febbraio 2014. Sotto un diluvio di pioggia, un segno importante nel Giorno del Ricordo voluto dall'amministrazione comunale, presenti per la Città di Umago il Sindaco Vili Bassanese, i due Vice Sindaco Floriana Bassanese Radin e Mauro Jurman, il Presidente del Consiglio Municipale Milan Vuksic, consiglieri comunali e rappresentanti della Comunità degli Italiani. Da Trieste una delegazione della Famiglia Umaghese con il Vice Presidente Corrado Cattonar.

 

    Un segno importante: il Giorno del Ricordo in terra d'Istria.